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In questo articolo parliamo di…
- La brand awareness, o notorietà del marchio, definisce quanto un brand sia riconoscibile e ricordato dai consumatori. Si articola in riconoscimento (identificare il brand quando visto) e richiamo (ricordare spontaneamente il brand). Una forte consapevolezza pone il marchio in cima ai pensieri dei potenziali clienti al momento della decisione d’acquisto, diventando un asset intangibile di valore inestimabile.
- Una solida brand awareness non è solo una metrica di vanità; influenza direttamente le decisioni d’acquisto, giustifica prezzi premium grazie alla fiducia e alla percezione di qualità, e costruisce una base di clienti fedeli. È il fondamento su cui si costruiscono relazioni durature e redditività a lungo termine.
- Incrementare la notorietà richiede un mix strategico: pubblicità, social media, influencer marketing, eventi e, in modo particolarmente potente, regali esperienziali che creano connessioni emotive. Misurare l’efficacia tramite sondaggi, analisi web e monitoraggio delle menzioni è cruciale per ottimizzare gli sforzi e comprendere il ritorno, anche se indiretto, sull’investimento.
Essere riconosciuti e ricordati permette di influenzare le scelte di acquisto, giustificare prezzi premium e generare relazioni di lungo periodo con i clienti
Emergere nel mercato fra tanti competitor globali non è semplice. Ci si potrebbe chiedere: cosa permette ad alcuni marchi di rimanere impressi nella mente delle persone, diventando quasi sinonimi dei prodotti o servizi che offrono?
La risposta risiede in un concetto fondamentale del marketing: la brand awareness, o notorietà del marchio. Si tratta essenzialmente del grado di familiarità che il pubblico ha con un determinato brand.
Se consideriamo la mente del consumatore come un grande archivio, allora la brand awareness misura quanto spazio occupa il nostro marchio in quell’archivio e quanto facilmente viene “recuperato” quando serve.
Capire a fondo questo concetto è il primo passo per costruire una presenza solida e duratura.
Leggi anche: Che cos’è la brand identity e perché è essenziale per un’azienda
Definizione e componenti chiave della brand awareness
Scendendo più nel dettaglio, la brand awareness non è un blocco monolitico, ma si compone principalmente di due elementi distinti, ma interconnessi.
Il primo è il brand recognition, ovvero il riconoscimento del marchio.
Questo si manifesta quando un consumatore è in grado di identificare un marchio nel momento in cui gli viene presentato visivamente o uditivamente, ad esempio vedendo un logo, una confezione particolare o sentendo un jingle pubblicitario.
È un livello di consapevolezza più “passivo“.
Il secondo elemento è il brand recall, il richiamo del marchio.
Questo è un livello più profondo e “attivo“: si verifica quando un consumatore, pensando a una specifica categoria di prodotto o servizio (ad esempio, “bevande gassate” o “smartphone“), riesce a ricordare spontaneamente un determinato marchio senza alcun aiuto esterno.
La combinazione tra questi due elementi determina quanto un marchio sia effettivamente radicato nella coscienza collettiva.
Perché investire tempo e risorse nella costruzione della notorietà del marchio?
Perché la brand awareness influenza le decisioni d’acquisto e giustifica un prezzo premium
Una forte brand awareness si traduce in vantaggi competitivi tangibili e impatta direttamente sulla salute economica dell’azienda. Innanzitutto, facilita enormemente le decisioni d’acquisto.
Di fronte a molteplici opzioni, i consumatori tendono a scegliere istintivamente marchi che già conoscono e di cui si fidano, percependo un minor rischio nell’acquisto.
È un meccanismo psicologico potente: la familiarità genera fiducia. In secondo luogo, un marchio noto gode spesso di un valore percepito superiore.
Questa percezione permette all’azienda di giustificare prezzi più elevati rispetto ai concorrenti meno conosciuti, come evidenziato anche da ricerche di settore (uno studio di Think with Google ha indicato che brand forti possono puntare prezzi significativamente più alti, anche in periodi economici difficili).
Infine, la brand awareness è un pilastro fondamentale per la costruzione della fedeltà del cliente.
I consumatori che conoscono e apprezzano un marchio sono più propensi non solo a ripetere l’acquisto, ma anche a diventare ambasciatori del brand, raccomandandolo ad amici e familiari.
Compresa l’importanza vitale della brand awareness, sorge spontanea la domanda su quali siano le leve più efficaci per costruirla e consolidarla nel tempo.
Strategie efficaci per costruire e rafforzare la notorietà del marchio
Costruire e alimentare la brand awareness richiede un approccio strategico e multicanale. Non esiste una formula magica unica, ma un insieme di tattiche che, combinate sapientemente, possono portare a risultati significativi.
Le strategie più consolidate includono la pubblicità mirata, sia sui media tradizionali che digitali, per raggiungere segmenti di pubblico specifici con messaggi pertinenti.
Fondamentale è anche una presenza attiva e coinvolgente sui social media, piattaforme ideali per interagire direttamente con i consumatori, mostrare la personalità del brand e aumentarne la visibilità organica.
Le collaborazioni con influencer permettono di sfruttare la credibilità e l’audience di figure di riferimento per raggiungere nuovi potenziali clienti.
Anche la partecipazione o la sponsorizzazione di eventi rilevanti per il proprio settore o target aiuta ad associare il marchio a esperienze positive e valori condivisi.
Un’altra leva strategica, spesso sottovalutata ma dal potenziale enorme se ben orchestrata, è quella dei regali aziendali.
Come i regali esperienziali migliorano la brand awareness
In un mercato saturo di stimoli, emergere richiede un passo oltre la semplice visibilità: è necessario costruire una connessione autentica. Come può un brand non solo farsi notare, ma imprimersi positivamente nella memoria del suo pubblico?
La chiave risiede nell’abbandonare l’approccio generico e abbracciare il potere strategico dei regali aziendali personalizzati, specialmente quando questi assumono la forma di esperienze attentamente curate.
La vera personalizzazione va oltre l’apporre un logo su un oggetto qualsiasi: significa dimostrare una reale comprensione del destinatario. Si tratta di scegliere o comporre un dono che risuoni con i suoi interessi, i suoi valori, e che celebri in modo significativo un’occasione particolare (un traguardo raggiunto, una festività, un onboarding).
Questo livello di attenzione trasforma il regalo da semplice omaggio a un messaggio mirato, facendo sentire il destinatario visto, compreso e valorizzato come individuo.
Pensiamo, ad esempio, all’impatto di ricevere non l’ennesima agenda, ma una box esperienziale curata, come “Mind Free”. Questa box non contiene solo oggetti, ma invita a un momento di pausa e cura di sé, perfetto per celebrare l’arrivo della primavera. Include un Ecocube con una piantina di Aloe Vera da accudire – un simbolo tangibile di crescita e vita – una candela artigianale al profumo di tè verde per creare un’atmosfera rilassante, un taccuino per annotare pensieri e persino una dolce crema alle nocciole.
Non è solo un pacco dono, è un invito a prendersi un momento, a coltivare qualcosa (letteralmente e metaforicamente), associando il brand a sensazioni di benessere e tranquillità.
Questo tipo di regalo trascende il valore materiale; offre un momento unico, spesso condivisibile, che si imprime nella memoria del destinatario. È qui che il marketing emozionale dispiega tutta la sua forza. L’obiettivo non è solo “dare qualcosa“, ma “far vivere qualcosa“.
Si crea così un circolo virtuoso:
Emozione → Ricordo indelebile → Associazione positiva con il Brand → Brand Awareness rafforzata e qualitativamente superiore.
Leggi anche: Aumentare il valore percepito del brand: tecniche e strumenti da adottare
Come misurare la brand awareness: strumenti e metriche per valutare l’efficacia delle campagne
Tuttavia, investire in strategie così raffinate richiede anche la capacità di valutarne l’efficacia. Come possiamo assicurarci che questi sforzi stiano effettivamente contribuendo a rafforzare la notorietà del nostro marchio?
Diventa fondamentale implementare un sistema di misurazione della brand awareness. Non si tratta solo di contare i “mi piace” o le condivisioni, ma di adottare un approccio più strutturato. Gli strumenti a disposizione sono diversi:
- sondaggi mirati: questionari pre e post-campagna per misurare specificamente il brand recall (chiedendo quali marchi vengono in mente per una categoria) e il brand recognition (mostrando elementi del brand e chiedendo se vengono riconosciuti);
- analisi del traffico web: monitorare l’aumento delle visite dirette al sito (persone che inseriscono direttamente l’URL) e delle ricerche organiche contenenti il nome del brand (branded keywords), segnali di una crescente notorietà spontanea;
- social listening e monitoraggio delle menzioni: utilizzare piattaforme dedicate per tracciare quante volte e in che contesto il brand viene menzionato online (social media, blog, forum, news), analizzando anche il sentiment (la connotazione positiva, negativa o neutra) di queste conversazioni.
È vero, quantificare un Ritorno sull’Investimento (ROI) diretto e monetario per le campagne focalizzate sulla brand awareness rimane complesso, come evidenziato anche da analisi di settore come quella di Forbes. L’impatto è spesso diffuso nel tempo e contribuisce a tutto il funnel di marketing in modi non sempre tracciabili con precisione chirurgica.
Tuttavia, il suo valore strategico a lungo termine è indiscutibile.
Una forte brand awareness alimenta la fiducia, giustifica un posizionamento premium, riduce i costi di acquisizione futuri e costruisce un patrimonio intangibile – la brand equity – che è fondamentale per la crescita sostenibile e il successo duraturo.
Misurare, quindi, anche attraverso indicatori indiretti, permette di comprendere le tendenze, ottimizzare le strategie in corso d’opera e confermare l’importanza di continuare a investire nella costruzione della notorietà del marchio.
Cosa significa brand awareness: domande frequenti
Qual è la differenza pratica tra brand recognition e brand recall?
La differenza è sostanziale e riflette due livelli diversi di notorietà. Il brand recognition (riconoscimento) si attiva quando vediamo un elemento del brand (logo, colore, packaging) e lo identifichiamo come appartenente a quella specifica marca. Ad esempio, vedere l’iconica bottiglia della Coca-Cola e riconoscerla immediatamente. Il brand recall (richiamo), invece, è più profondo: avviene quando, pensando a una categoria di prodotto (es. “bevande zuccherate” o “auto elettriche”), il nome di un brand specifico ci viene in mente spontaneamente, senza stimoli visivi. Entrambi sono importanti: il riconoscimento aiuta nel punto vendita, il richiamo influenza le scelte ancor prima di arrivare allo scaffale.
Perché le box esperienziali sono considerate più efficaci dei gadget tradizionali per la brand awareness?
Le box esperienziali superano i gadget tradizionali perché puntano sulla creazione di un legame emotivo e memorabile. Mentre un gadget (penna, portachiavi) può essere utile ma spesso finisce dimenticato o percepito come di scarso valore, un’esperienza (una cena, un corso, un’avventura) genera emozioni positive, ricordi duraturi e un senso di gratitudine. Questo associa il brand a un momento piacevole e significativo, rafforzando la percezione positiva e la fedeltà in modo molto più profondo. L’investimento emotivo del destinatario nell’esperienza si trasferisce, in parte, sul brand che l’ha resa possibile, creando una notorietà qualitativamente superiore.
È possibile calcolare il ROI (Return on Investment) delle campagne di brand awareness?
Calcolare un ROI diretto e preciso per le attività di brand awareness è notoriamente difficile. A differenza delle campagne di performance marketing (es. lead generation), l’impatto della notorietà è spesso indiretto e a lungo termine. Tuttavia, ciò non ne diminuisce l’importanza strategica. Si possono monitorare indicatori correlati come l’aumento del traffico web diretto e organico, la crescita delle menzioni sui social e della share of voice, i risultati di sondaggi sulla notorietà pre e post campagna, e nel lungo periodo, l’incremento delle vendite e della quota di mercato. Anche se manca una formula esatta, l’investimento in brand awareness è cruciale per costruire valore del marchio e sostenere la crescita futura.