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In questo articolo parliamo di…
- La percezione del brand non è ciò che un’azienda dice di sé, ma l’insieme complesso di opinioni, emozioni ed esperienze che i consumatori le associano. Questa immagine mentale è cruciale perché influenza direttamente la fiducia, la lealtà dei clienti e, in definitiva, il successo commerciale. Gestirla attivamente significa plasmare la realtà del brand nella mente del pubblico.
- Molteplici fattori plasmano la percezione di un marchio: dalla qualità tangibile di prodotti e servizi all’efficacia della comunicazione, passando per l’esperienza cliente e la reputazione online (recensioni, social media). Non da meno, contano i valori aziendali e l’impegno sociale.
- Influenzare positivamente la percezione richiede strategie mirate: migliorare costantemente l’offerta, comunicare con trasparenza e autenticità, interagire attivamente con la community online e gestire la reputazione digitale. Un approccio particolarmente efficace, che sfrutta il marketing emozionale, è l’uso di regali aziendali personalizzati e box esperienziali, capaci di creare connessioni emotive profonde e ricordi positivi duraturi legati al brand.
Dalla qualità dei prodotti alla comunicazione, passando per l’etica aziendale e l’esperienza cliente: ogni dettaglio contribuisce a formare l’immagine mentale che il pubblico ha del marchio
La percezione del brand è l’insieme composito di pensieri, sentimenti, associazioni ed esperienze che i consumatori collegano a un determinato marchio.
Non si tratta semplicemente di riconoscere un logo o un nome, ma di attribuirgli un significato, una personalità, una reputazione.
È l’immagine mentale che si forma, un mosaico costruito attraverso ogni interazione, diretta o indiretta: dall’utilizzo di un prodotto, al contatto con il servizio clienti, dalla pubblicità vista in TV, alle opinioni lette online o scambiate con amici.
In sostanza, la percezione è ciò che il pubblico crede che un brand sia, indipendentemente da ciò che l’azienda proclama. Questa distinzione è sottile ma fondamentale.
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Come la brand perception influenza fiducia, fidelizzazione e acquisti
Una percezione positiva si traduce in un tesoro inestimabile: clienti più fedeli, propensi a ripetere l’acquisto e a diventare ambasciatori spontanei del marchio. Si traduce in un vantaggio competitivo tangibile, perché in un mercato affollato, la fiducia e l’affinità emotiva fanno la differenza.
Come evidenziato da studi come l’Edelman Trust Barometer, la fiducia nel brand rappresenta il secondo fattore più importante nelle decisioni di acquisto, indicata come determinante dal 53% degli intervistati, subito dopo il prezzo, che si attesta al 64%. Il rapporto sottolinea inoltre come questa fiducia influenzi direttamente la lealtà dei clienti e, più in generale, il successo commerciale.
Al contrario, una percezione negativa può erodere la fiducia, allontanare i clienti e danneggiare irreparabilmente la reputazione, rendendo vani anche gli sforzi di marketing più ingenti.
Comprendere e modellare attivamente questa percezione non è quindi un’opzione, ma una necessità strategica per la sopravvivenza e la prosperità a lungo termine.
Ma quali sono esattamente gli elementi che concorrono a formare questa immagine?

I fattori che determinano la percezione del brand nella mente dei consumatori
La percezione che il pubblico ha di un brand non nasce dal nulla; è il risultato di una complessa interazione di fattori diversi, ognuno dei quali contribuisce a tessere la trama della reputazione aziendale.
Il primo e più immediato fattore è, senza dubbio, la qualità del prodotto o servizio offerto. L’esperienza diretta è sovrana: un prodotto che funziona bene, un servizio efficiente e cortese, lasciano un’impronta positiva indelebile.
Al contrario, delusioni su questo fronte sono difficili da recuperare.
Segue la comunicazione e i messaggi di marketing: la pubblicità, i contenuti sui social media, il tono di voce utilizzato, tutto contribuisce a definire l’identità percepita. È fondamentale che la comunicazione sia coerente, autentica e trasparente, evitando promesse non mantenute che minerebbero la fiducia.
Un altro elemento cardine è l’esperienza complessiva del cliente (Customer Experience). Ogni punto di contatto, dal sito web all’assistenza post-vendita, deve essere curato per offrire un percorso fluido, piacevole e soddisfacente.
Oggi, assume un’importanza crescente la reputazione online: recensioni su piattaforme dedicate, commenti sui social network, articoli di blog e menzioni sui media digitali sono accessibili a tutti e influenzano potentemente le opinioni.
Infine, ma non meno importanti, sono i valori aziendali e la responsabilità sociale (CSR). I consumatori sono sempre più attenti all’etica delle aziende, al loro impatto ambientale e sociale. Un impegno genuino in queste aree può rafforzare enormemente l’affinità con il brand.
Non dimentichiamo poi l’influenza delle figure chiave: il 65% dei consumatori afferma che il CEO e i dipendenti influenzano le loro decisioni d’acquisto, come riportato da Accenture. Pensiamo all’impatto di Elon Musk su Tesla.
Tutti questi elementi interagiscono costantemente, definendo come il brand viene visto e vissuto dal suo pubblico, rendendo evidente la necessità di adottare approcci mirati per guidare questa percezione.

Strategie per migliorare la percezione del brand in modo autentico e sostenibile
Avendo compreso i fattori che influenzano la percezione del brand, sorge spontanea la domanda: come possiamo attivamente modellarla in senso positivo? Non si tratta di manipolare, ma di costruire autenticamente un’immagine solida e coerente con i valori aziendali.
La prima strategia, forse la più ovvia ma fondamentale, è lavorare costantemente sulla qualità intrinseca dell’offerta. Superare le aspettative dei clienti con prodotti e servizi eccellenti è la base su cui costruire tutto il resto.
Parallelamente, è essenziale adottare una comunicazione trasparente, onesta e autentica.
Questo significa mantenere le promesse, ammettere eventuali errori con umiltà e raccontare la storia del brand in modo coinvolgente e veritiero.
L’era digitale impone un coinvolgimento attivo sui canali online, specialmente sui social media.
Non basta pubblicare contenuti; è necessario ascoltare la community, rispondere alle domande, partecipare alle conversazioni e gestire i feedback, sia positivi che negativi, in modo costruttivo e tempestivo.
Questo ci porta direttamente alla gestione proattiva della reputazione online: monitorare ciò che si dice del brand, incoraggiare recensioni positive e affrontare le critiche con professionalità e volontà di risolvere i problemi è cruciale.
Infine, è sempre più importante allineare il brand a valori condivisi con il proprio pubblico target.
Sostenere cause sociali o ambientali in modo genuino, dimostrare un impegno etico concreto, crea un legame profondo che va oltre il semplice prodotto.
Queste strategie, applicate con costanza, contribuiscono a costruire un’immagine positiva e duratura. Esiste però un approccio che può aggiungere un tocco unico e memorabile a questo processo, facendo leva sulle emozioni.
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Il potere dei regali aziendali e delle box esperienziali: come creare un legame emotivo con il brand
In un mondo saturo di messaggi pubblicitari, la vera sfida non è più farsi notare, ma restare impressi. Come si può creare un legame autentico e duraturo con clienti, partner e dipendenti, andando oltre la comunicazione tradizionale?
Una risposta efficace arriva da un canale spesso sottovalutato, ma dal potenziale sorprendente: i regali aziendali personalizzati.
Non si tratta di semplici oggetti promozionali con un logo stampato sopra. Parliamo di gesti pensati, curati, cuciti attorno agli interessi e le passioni di chi li riceve. Sono regali aziendali di lusso e non, che parlano di attenzione e rispetto, e che dimostrano la capacità di comprendere davvero chi c’è dall’altra parte.
In altre parole, entriamo nel campo del marketing emozionale, ovvero l’arte di generare connessioni profonde attraverso esperienze capaci di suscitare emozioni positive. È questo tipo di comunicazione che trasforma il rapporto tra azienda e destinatario, rendendolo umano, empatico, memorabile.
Per questo motivo, uno degli strumenti più efficaci in questa direzione è rappresentato dalle box esperienziali.
Sono molto più di un semplice omaggio, perché racchiudono qualcosa di unico
Le box esperienziali firmate QuBox sono pensate per sorprendere e coinvolgere: ogni cofanetto è studiato nei minimi dettagli per regalare un’esperienza autentica, che lascia il segno. Si passa così da un regalo materiale a un momento da vivere, ricordare e condividere.
Questo tipo di attenzione comunica molto più di mille parole. È un modo diretto per dire “ci teniamo a te“, facendo sentire ogni destinatario visto e riconosciuto. Ed è proprio questa la chiave per creare legami forti, autentici e duraturi, che vanno oltre la relazione commerciale.
Alla fine, regalare un’esperienza è anche un modo per costruire una reputazione: quella di un’azienda che ascolta, che emoziona, che lascia un’impronta positiva nella mente e nel cuore di chi la incontra.
Percezione del brand: domande frequenti
Qual è la differenza tra identità di marca e percezione del brand?
L’identità di marca (brand identity) rappresenta come un’azienda desidera essere vista: è l’insieme dei valori, della mission, della comunicazione e degli elementi visivi che l’azienda stessa definisce e proietta verso l’esterno. È, in sostanza, l’auto-rappresentazione del brand. La percezione del brand (brand perception), invece, è come il marchio viene effettivamente visto e interpretato dal pubblico (clienti, stakeholder, mercato in generale). È il risultato delle esperienze, delle opinioni e delle emozioni che le persone associano al brand. Mentre l’identità è controllata dall’azienda, la percezione è nelle mani – e nella mente – del pubblico. L’obiettivo è allineare il più possibile la percezione all’identità desiderata, ma è la percezione a determinare realmente la reputazione e il successo.
Come possono le piccole imprese gestire la percezione del brand con budget limitati?
Anche con risorse limitate, le piccole imprese possono influenzare positivamente la loro percezione concentrandosi su elementi chiave a basso costo ma ad alto impatto. Prioritario è offrire un eccellente servizio clienti: la cortesia, la disponibilità e la capacità di risolvere problemi creano un passaparola positivo potentissimo. Fondamentale è poi una comunicazione autentica e trasparente, anche attraverso canali gratuiti o economici come i social media o una newsletter. L’autenticità e la cura della relazione sono spesso più efficaci del budget.
Quali sono i rischi principali se si ignora la gestione della reputazione online?
I rischi sono molteplici e significativi. In primo luogo, le recensioni negative e i commenti critici non gestiti possono diffondersi rapidamente, erodendo la fiducia dei potenziali clienti e allontanando quelli esistenti. Questo può tradursi direttamente in una perdita di vendite e fatturato. In secondo luogo, una cattiva reputazione online rende molto più difficile attrarre nuovi talenti, poiché i candidati valutano attentamente l’immagine dell’azienda prima di accettare un’offerta. Inoltre, l’assenza di monitoraggio e risposta può essere interpretata come disinteresse verso i clienti e i loro feedback, danneggiando ulteriormente l’immagine del brand.